Duomo di Monreale
Il Duomo di Monreale del 1172 è uno dei monumenti che più rappresentano l'architettura Arabo-Normanna. Infatti, insieme alla Cattedrale di Palermo e al Duomo di Cefalù è candidato ad entrare nel patrimonio dell'Unesco. Secondo la leggenda il Re, Guglielmo II, il Buono, addormentatosi sotto un albero nei boschi di Monreale, ebbe un'apparizione. La Vergine Maria lo esortava a costruire in quel luogo un tempio in suo onore e per mantenere la promessa, Gugliemo II chiamò a realizzarla i migliori maestri mosaicisti greco-bizantini. La Chiesa assunse anche una doppia funzione politica, manifestare la potenza del nuovo Regno di Sicilia nei confronti di Bisanzio e del Vaticano, i due maggiori concorrenti di Guglielmo II. Per renderla ancora più esplicita, il Re si fece raffigurare in uno degli stupendi e incomparabili quadri musivi del Duomo, nell'atto di porgere in dono alla Vergine la nuova Cattedrale a lei consacrata. Il Duomo di Monreale e la Cattedrale di Palermo rivaleggiano sia dal punto di vista del significato politico che ricoprivano, sia da quello architettonico. Bellissimo e incomparabile tra le sue mura il primo. Meravigliosa e stupenda all'esterno la seconda. Tanto più è spoglio all'esterno il Duomo, quanto più è ricca di decori e apparati architettonici la Cattedrale che risulta a sua volta spoglia all'interno. Il Duomo conserva sul lato destro i sepolcri dei due Re Gugliemo I il malo e II detto il buono. Sul lato sinistro riposa la regina Margherita di Navarra e di Sicilia, moglie di Guglielmo I, e dei figli Ruggero ed Enrico.
All'esterno sono da ammirare i due portali di bronzo, sotto il portico centrale e in corrispondenza dell'arcata centrale risalenti al X sec e la Torre campanaria di sinistra, mai completata.