Chiesa del Santissimo Salvatore
La chiesa fu fondata nel 1071 subito dopo la conquista normanna della città da parte di Roberto il Guiscardo. L’edificio era annesso al monastero di clausura dell’ordine basiliano, oggi non più esistente. Ad avere indossato l'abito di monaca basiliana furono due donne importanti per la città di Palermo: la regina Costanza d'Altavilla, costretta ad abbandonare i voti per sposare Enrico VI da cui discenderà il futuro Federico II, e S. Rosalia che nel 1625 diverrà patrona della città. Dell’antica chiesetta normanna non resta più nulla perché nel 1682 fu riedificata dall’architetto Paolo Amato, che realizzò una chiesa a pianta ellittica su struttura dodecagonale, un unicum nello scenario architettonico palermitano. La chiesa negli anni ’70 del Novecento fu adibita ad auditorium, ancora oggi mantiene un’originale configurazione che conferisce allo spazio interno le sembianze di un teatro. Un percorso interno porta alla cupola e al loggiato consentendo al visitatore di godere del panorama meraviglioso della città a 360°.