Cenni storici
Iniziato nei primi anni del XIV secolo, il Palazzo segna il passaggio fra l'"antico" Castello Medievale e il "moderno" Palazzo patrizio. Fu edificato per farne la sua residenza da Manfredi Chiaramonte, Conte del potente feudo di Modica (detto " Regnum in Regno" per i suoi privilegi), alla cui committenza si deve il soffitto della Sala Magna. Il Palazzo è stato protagonista di diverse stagioni legate al potere. Dal XV secolo al 1517 fu residenza dei Viceré spagnoli, poi sede della Regia Dogana e dal 1600 al 1782, sede del temibile Tribunale dell'Inquisizione. Oggi è la sede del Rettorato dell'Università di Palermo. Con i lavori di restauro sono tornati alla luce i graffiti delle celle eseguito dai condannati dell'Inquisizione, un passaggio segreto che dalle celle conduceva direttamente alla Stanza dell'inquisitore, e i resti di un edificio monumentale sotterraneo di sette metri di lunghezza con una imponente copertura con volte a crociera. Durante il restauro della facciata, inoltre, sono venuti alla luce i solchi lasciati dalle pesanti gabbie appese, nelle quali vennero esposte le teste dei baroni che si ribellarono a re Carlo V.